Nelle scorse settimane l’AIB ha lanciato l’appello “Ripartire dalla cultura”, proponendo cinque priorità e dieci obiettivi concreti a quanti si candidano a governare l’Italia.
La cooperativa Era non poteva non aderire a questo appello, anzi, lo sottolinea con forza, perché senza cultura nessuno sviluppo è possibile.
“La cultura è un diritto di tutti ed è un dovere dello Stato garantirla, è un valore che appartiene alla nostra storia ed è fondamentale anche nel presente, è parte della nostra identità. La cultura è una grande ricchezza economica ma soprattutto un fattore essenziale per una società equa, solidale, libera, aperta: produce benessere, sviluppa saperi, favorisce l’innovazione e l’inclusione sociale. L’Italia da anni non ha una strategia di sviluppo e una politica per la cultura: il nostro paese ha rinunciato a progettare il futuro e il disinteresse dei governi degli ultimi anni ha solo mortificato il valore pubblico della cultura.
Questa situazione non è più tollerabile: non sono più accettabili l’indifferenza, il degrado, la barbarie sociale che subiscono la nostra comunità e i nostri territori.
Vogliamo che il prossimo Governo si assuma precise responsabilità per il rilancio della cultura nei programmi per lo sviluppo del Paese.”
FIRMA E DIFFONDI: www.ripartiredallacultura.it.